Sign In

News

Ultimi articoli
Svolta nel trattamento del Morbo di Crohn: studio dimostra l’efficacia di un nuovo anticorpo monoclonale

Svolta nel trattamento del Morbo di Crohn: studio dimostra l’efficacia di un nuovo anticorpo monoclonale

La ricerca, coordinata dall’IRCCS Ospedale San Raffaele, è pubblicata sulla rivista Lancet Gastroenterology

Milano, 15 dicembre 2023 – La malattia di Crohn è una malattia infiammatoria dell’intestino che può colpire qualsiasi punto del tratto gastrointestinale. A seconda della localizzazione, i sintomi che si possono manifestare sono differenti e, per chi ne soffre, possono trasformarsi in condizioni altamente invalidanti.

L’obiettivo dei trattamenti attualmente disponibili per la malattia è quello di ‘spegnere’ l’infiammazione intestinale per indurre una remissione dei sintomi e mantenere questa condizione nel lungo periodo. Nonostante i progressi degli ultimi anni, alcuni pazienti con malattia di Crohn non raggiungono la remissione con i farmaci a disposizione. Per questo è fondamentale che la ricerca prosegua e nuove terapie vengano scoperte e testate.

I dati di un nuovo studio clinico multicentrico internazionale di fase II – GALAXY 1 – pubblicati oggi sul prestigiosa rivista Lancet Gastroenterology dimostrano l’efficacia di una nuova classe di anticorpi monoclonali, guselkumab, nel ridurre efficacemente l’infiammazione causata dal morbo di Crohn. Lo studio è stato coordinato dal prof. Silvio Danese, direttore dell’Unità Operativa di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e professore ordinario di Gastroenterologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele.

Lo studio GALAXY 1
L’interleuchina 23 è una molecola importante nella regolazione dell’infiammazione, nota per il suo ruolo in varie patologie tra cui la colite ulcerosa e la malattia di Crohn. Lo studio GALAXY 1 ha testato un anticorpo monoclonale, guselkumab, che inattiva specificamente l’interleuchina 23 e ne ha valutato la sicurezza e l’efficacia confrontandolo con placebo e con ustekinumab, un farmaco con meccanismo simile già in commercio.

Prof. Silvio Danese
Lo studio ha coinvolto più di 350 pazienti in tutto il mondo e ha dimostrato che guselkumab, già approvato per il trattamento della psoriasi a placche e dell’artrite psoriasica moderata-severa, è sicuro e molto efficace. Afferma il prof. Silvio Danese: “l’anticorpo monoclonale testato in questo studio clinico ha mostrato benefici anche superiori a ustekinumab, considerato ad oggi uno dei farmaci migliori a disposizione. Guselkumab potrebbe quindi rappresentare un ulteriore passo avanti verso cure sempre più efficaci per il Crohn”.

Lo studio di fase 2 multicentrico internazionale GALAXY 1, in doppio cieco, controllato con placebo e con controllo attivo, ha valutato quindi l’efficacia e la sicurezza di guselkumab nei partecipanti con malattia di Crohn da moderata a severa e che non rispondevano o erano intolleranti alle terapie convenzionali (corticosteroidi o immunomodulatori) e/o terapie biologiche (antagonisti del TNF o vedolizumab). Alla settimana 12 tutte le dosi di induzione di guselkumab 200, 600 e 1200 (IV) hanno determinato un miglioramento clinico ed endoscopico rilevante rispetto al placebo.

“I dati di GALAXI 1 a 48 settimane rappresentano un passo importante nello sviluppo di guselkumab – continua il prof. Danese – inoltre, i pazienti hanno raggiunto la remissione senza ricorso ai corticosteroidi, poiché evitare l’uso di steroidi a lungo termine è una considerazione importante nel trattamento di questi pazienti”.

“Vista la sicurezza ed efficacia, il farmaco è subito passato in fase 3 di sperimentazione, che prevede numeri ancora maggiori di partecipanti. Se la fase 3, come immaginiamo, confermerà i risultati ottenuti nello studio attuale il farmaco verrà approvato dagli enti regolatori e arriverà a disposizione del pubblico”, conclude il prof. Danese.

Lo studio si è avvalso di tutte le figure professionali del centro Inflammatory Bowel Disease (IBD) del San Raffaele tra cui i medici, gli infermieri, gli study coordinator e il personale di laboratorio. Questo e molti altri successi confermano l’impegno del centro IBD dell’IRCCS Ospedale San Raffaele a mettere a disposizione dei pazienti con malattie infiammatorie dell’intestino le cure più avanzate, comprese, oltre alle terapie convenzionali, le più recenti innovazioni.

Fonte : https://www.insalutenews.it/in-salute/svolta-nel-trattamento-del-morbo-di-crohn-studio-dimostra-lefficacia-di-un-nuovo-anticorpo-monoclonale/

Alessandro Montalto

Alessandro Montalto

View all posts by Alessandro Montalto

Nel settore medicale da oltre 20 anni , continuo ad assorbire informazioni giorno dopo giorno perché non si finisce mai di imparare nella vita, sono entrato in contatto con la ventilazione polmonare e ho cercato di arricchire sempre di più le mie conoscenze senza mai dimenticare da dove sono partito.
Oggi mi dedico molto ad organizzare grazie al mio team sempre più Hospital Meeting, il mio obiettivo principale non è la vendita ma diventare partner del reparto un amico pronto a trasferire quel poco che sa e fare da connessione con altri professionisti ed aziende

Correlati

Lascia un commento