Malattia di Niemann-Pick
Gruppo di disturbi metabolici ereditari definiti come difetti di accumulo di lipidi, la malattia di Niemann-Pick prende il nome dal pediatra e dal patologo che la descrissero nel 1914 e nel 1927. È caratterizzata dall’accumulo eccessivo e dannoso di grassi in diversi organi, soprattutto nel cervello, nella milza e nel fegato, nei polmoni e nel midollo osseo. Si tratta di un disturbo lisosomiale che fa parte delle sfingolipidosi, malattie che si verificano quando mancano gli enzimi necessari a degradare i particolari lipidi che proteggono la superficie cellulare. Ha un quadro clinico complesso e variabile che registra significativi tassi di morbidità e mortalità, soprattutto tra neonati e bambini. È una malattia rara incurabile, la morte sopraggiunge a causa di infezioni o progressiva disfunzione del sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale). La malattia è a trasmissione genetica autosomica recessiva, ossia i pazienti hanno ereditato due coppie difettose del gene difettoso.
Che cos’è la malattia di Niemann-Pick
La malattia di Niemann-Pick è definita come una sindrome neuroviscerale, perché coinvolge sia il sistema nervoso centrale, interessato da una progressiva perdita di neuroni presenti in alcune aree specifiche, sia organi periferici come fegato, milza e polmoni.
Si manifesta generalmente con sintomi neurologici (atassia, perdita di tono muscolare, spasticità, degenerazione cerebrale, difficoltà ad articolare il linguaggio), epatosplenomegalia, disfagia, paralisi oculare e problemi di apprendimento.
Quali sono le cause della malattia di Niemann-Pick
La malattia è causata da deficit enzimatici e viene classificata in tre forme principali, che si differenziano per manifestazioni, età d’insorgenza e progressione: tipo A e tipo B (definite deficit di sfingomielinasi acida, ASMD) e tipo C.
Le forme A e B sono causate da mutazioni nel gene SMPD1 il cui difetto causa la carenza dell’enzima necessario per il metabolismo (degradazione) del lipide sfingomielina. Se tale enzima è assente o non funziona correttamente si verifica un accumulo anomalo del lipide dentro le cellule causando il malfunzionamento dell’organo colpito.
NPA
La malattia di Niemann-Pick di tipo A, la più severa nota come NPA, è la forma neuroviscerale infantile.
Si manifesta generalmente nella prima infanzia e comporta una grave compromissione cerebrale con morte precoce, solitamente attorno ai 2-4 anni di età. I bambini non crescono normalmente e, oltre all’ingrossamento di milza e fegato, lamentano debolezza e presentano linfonodi ingrossati.
Colpisce gravemente diversi organi, soprattutto cervello e sistema nervoso centrale e presenta una progressione rapida.
NPB
La malattia di Niemann-Pick di tipo B (NPB) è una forma viscerale cronica. Può comparire a qualsiasi età ma solitamente esordisce nella preadolescenza con atassia e neuropatia periferica.
Può provocare, oltre alla epatosplenomegalia, anche iperlipidemia, piastrinopenia e coinvolgimento polmonare con problemi respiratori e conseguente rischio di malattie cardiache.
I bambini sviluppano neoformazioni grasse nella cute e aree di pigmentazione scura. Non vi è coinvolgimento cerebrale, anche se possono presentare un deficit intellettivo e la sopravvivenza, seppure con complicazioni di salute, raggiunge l’età adulta.
NPC
La malattia di Niemann-Pick di tipo C, la più comune, è una lipidosi causata dalla mutazione di geni differenti, nel 95% dei casi da difetti del NPC1 e nel 5% da alterazioni del NPC2, che determinano una compromissione del metabolismo cellulare del colesterolo e di altri lipidi, provocando altresì una riduzione secondaria dell’attività dell’enzima ASM.
I segni clinici della NPC sono variabili ed insorgono dall’età infantile sino a quella adulta con ittero neonatale, colestasi prolungata, epatosplenomegalia.
I disturbi neurologici sono progressivi, spesso gravi, e comprendono deterioramento cognitivo, incapacità di muovere gli occhi in senso verticale, crisi epilettiche. Se l’insorgenza dei sintomi neurologici è tardiva, la progressione della malattia è generalmente più lenta. Il tipo C è comunque sempre fatale e la maggior parte dei pazienti muore attorno ai 20 anni.
NPA/B
Esiste anche una forma di patologia intermedia, neuroviscerale cronica, definita NPA/B, che è presenta sintomi ampiamente variabili e soggettivi, sia per età di insorgenza che per gravità, ma una progressione più lenta rispetto alla forma A. la mortalità è compresa tra l’infanzia e la giovane età adulta.
Diagnosi
La malattia di tipo A e B può essere diagnosticata con dei test di screening prenatale (prelievo dei villi coriali o amniocentesi) e neonatale di routine.
Per il tipo C non esistono test di screening neonatale; la diagnosi può essere formulata anche con la biopsia del fegato, esami del sangue e talvolta test genetici e del DNA, relativi a tutti i tre tipi, per identificare i portatori della malattia.
Trattamento
Sinora il trattamento della malattia di Niemann-Pick prevedeva cure di supporto per la gestione dei sintomi ed un attento monitoraggio per individuare precocemente potenziali complicazioni della malattia.
È da poco disponibile una terapia enzimatica sostitutiva, approvata da AIFA, progettata per sostituire l’enzima sfingomielinasi acida, assente o carente. Si tratta dell’opulasi alfa, indicata per il trattamento dei pazienti, pediatrici ed adulti, affetti dalle forme A/B e B della malattia ed è specifica per le manifestazioni non neurologiche.
Studi hanno dimostrato un notevole miglioramento clinicamente rilevabile della funzione polmonare e una riduzione dei volumi della milza e del fegato. Oltre alla sostituzione enzimatica, sono attualmente in fase di studio alcune terapie per rallentare o fermare la progressione dei sintomi, come il trapianto di midollo osseo, il trapianto di cellule staminali.
Fonte : https://www.nurse24.it/studenti/patologia/malattia-di-niemann-pick.html