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Distonia cervicale: cos’è e come si tratta

Distonia cervicale: cos’è e come si tratta

Introduzione

La distonia cervicale è un disturbo del movimento caratterizzato da contrazioni muscolari involontarie che generano dolore e posture scorrette in alcune parti del corpo, non solo del collo dove è più comune, bensì anche a braccia, gambe, e viso. Solitamente, dopo la diagnosi viene trattata con iniezioni locali di tossina botulinica, che provoca una decontrazione muscolare.

Da alcuni anni viene anche praticata la neuro-stimolazione cerebrale profonda, che ha dato risultati nel trattamento della Malattia di Parkinson. Uno studio condotto in Italia, all’Humanitas di Milano, sembrerebbe vedere nel posizionamento di una sorta di pace-make in specifici centri cerebrali una soluzione per controllare i movimenti involontari. Il pace maker andrebbe a filtrare gli stimoli, inibendo la produzione di movimenti involontari che arrivano ai muscoli.

Una soluzione, quest’ultima, certamente più invasiva dell’iniezione di tossina botulinica, che tuttavia potrebbe essere maggiormente risolutiva per certi pazienti piuttosto che altri. Tale opzione terapeutica, ovviamente, dovrà essere effettuata in centri altamente specializzati.

Distonia cervicale: chi colpisce, sintomi

La distonia cervicale è un disturbo che può manifestarsi subito alla nascita ma anche insorgere successivamente, quale correlazione di altri disturbi neurologici, ma anche essere conseguenza di una terapia farmacologica a base di medicinali che bloccano la dopamina (come l’aloperidolo e altri farmaci antipsicotici). I soggetti più colpiti, sebbene possa comparire a qualsiasi età dai 20 ai 60 anni, sono quelli della fascia di età compresa tra i 30 e i 50 anni. La maggior parte delle distonie non hanno cause note e vengono definite distonie primarie o idiopatiche.

I sintomi, generalmente sono:

  • scuotimento della testa da un lato all’altro
  • contrazioni dei muscoli del collo
  • contrazioni a intermittenza, ruotando il collo
  • ipertrofia dei muscoli più colpiti
  • dolore al movimento del collo
  • dolore alle spalle e spasmi
  • postura scorretta.

I sintomi variano da lievi a gravi, e scompaiono entro i cinque anni dall’insorgenza del disturbo.

La distonia cervicale, inoltre, può coinvolgere un singolo distretto corporeo, quindi definita focale, come per esempio il blefarospasmo, ovvero la chiusura involontaria degli occhi. In altri casi, la distonia colpisce più distretti del corpo, multifocale o segmentale, o addirittura essere generalizzata.

Come trattare la Distonia Cervicale

La dostonia cervicale viene solitamente trattata con manovre fisiche, iniezioni di tossina botulinica, e farmaci. Tra le tecniche fisiche si annoverano: la fisioterapia che migliora la flessibilità, riducono e alleviano gli spasmi, e massaggi. 

In circa il 70% dei soggetti con distonia cervicale, le iniezioni di tossina botulinica nei muscoli colpiti possono ridurre gli spasmi dolorosi per 1-4 mesi e consentire che si corregga la postura e la testa torni in posizione più normale. Le iniezioni eseguite da neurologi o fisiatri esperti, nella maggior parte dei casi con una guida strumentale (ecografica o EMG), per avere beneficio, devono tuttavia essere ripetute ogni 3-4 mesi perché il beneficio della tossina botulinica svanisce nel tempo. In alcuni soggetti che ricevono ripetutamene iniezioni botuliniche, il corpo produce anticorpi che disattivano la tossina. Il trattamento con la tossina botulinica riduce il dolore nel 90% dei casi, e migliora postura e movimenti per oltre il 70%.

Il risultato del trattamento migliora se associato ad un trattamento neuroriabilitativo che migliora la postura del capo e allevia la contrattura dei muscoli.

Alcuni farmaci, somministrati per via orale, possono aiutare, ma controllano gli spasmi, e sono:  

 

Gli effetti collaterali dei farmaci vengono tuttavia ben tollerati e si manifestano soprattutto nei pazienti anziani.

Un altro trattamento della distonia cervicale consiste nell’intervento chirurgico: i nervi dei muscoli interessati vengono recisi e, di conseguenza, vengono inibite le contrazioni muscolari. E’ un trattamento che tuttavia, comporta dei rischi o potenziali complicanze, in quanto i muscoli possono finire per essere indeboliti in modo permanente o addirittura paralizzati. 

Se i sintomi sono gravi e tutti i trattamenti normali si sono rivelati inefficaci, si può tentare la stimolazione cerebrale profonda, attraverso piccolissimi elettrodi iposizionati su aree specifiche interessate dalla distonia cervicale.

Trattamenti terapeutici: lo studio milanese

La distonia cervicale, ossia la forma di distonia che colpisce i muscoli del collo che provocano dolore, postura scorretta e contrazioni è stata al centro di uno studio coordinato e finanziato dal Ministero della Salute, realizzato in collaborazione tra Istituto Clinico Humanitas e Università di Milano, in cui vengono messe a confronto due delle tecniche largamente praticate per il trattamento del risturbo: le iniezioni di tossina botulinica e la neurostimolazione cerebrale profonda. Lo studio aiuterà a capire quale soluzione terapeutica ingtraprendere a seconda del paziente. Ad oggi la tossina botulinica è considerata il trattamento primario (è meno invasivo), mentre la neurostimolazione profonda richiede all’inizio un intervento neurochirurgico per l’impianto del pace-maker.

 

Fonte : https://www.my-personaltrainer.it/salute/distonia-cervicale-cos-e-e-come-si-tratta.html

 

CM Medical Devices

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Nel settore del medicale da oltre 20 anni, nasco come tecnico di prodotti sanitari (ventilatori polmonari) per poi diventare product specialist , responsabile di sala neurovascular e oggi area manager centro sud Italia

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