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Aragonite per rigenerare la cartilagine: da coralli e conchiglie un nuovo futuro per il ginocchio?

Aragonite per rigenerare la cartilagine: da coralli e conchiglie un nuovo futuro per il ginocchio?

Coralli e conchiglie per riparare la cartilagine del ginocchio? Sembra strano, ma l’aragonite, presente in natura in organismi come coralli e conchiglie, è alla base del device (un cilindretto) approvato dalla Food and Drug Administration

Cos’è l’aragonite e a cosa serve

L’aragonite è un minerale composto da carbonato di calcio simile per caratteristiche (come la porosità, ad esempio) alle ossa ed è il materiale di cui è fatto il device innovativo impiantato in seguito allo studio clinico.

Nato in Israele, il device, un cilindretto biocompatibile e biodegradabile ha la capacità di rigenerare la cartilagine.

La cartilagine non riesce a rinnovarsi autonomamente, pertanto è necessario intervenire nei pazienti con problematiche di questo tipo o affetti da artrosi agli stadi iniziali, con procedure chirurgiche o di medicina rigenerativa.

Lo studio sull’aragonite

Lo studio condotto da più ospedali, ha coinvolto 250 pazienti reclutati in tutto il mondo.

Il risultato è sorprendente: è stato dimostrato un importante miglioramento nei pazienti affetti da deficit della cartilagine a cui era stato impiantato il cilindro di aragonite.

In particolare a 2 anni dall’impianto, si è riscontrato che il risanamento cartilagineo era di 42.7 nei pazienti trattati con il dispositivo e di 21.4 in quelli trattati con la terapia convenzionale.

L’intervento innovativo: come avviene  

Il posizionamento del device avviene per mezzo di un intervento chirurgico mininvasivo che ha un decorso post operatorio brevissimo: la degenza è di 1 sola notte.

Il cilindro di aragonite, del diametro di meno di 1 centimetro, viene inserito all’interno della lesione cartilaginea, a contatto con l’osso del paziente.

Tale struttura consente la differenziazione delle cellule staminali in osso e cartilagine e permette in pochi mesi di compensarne il deficit.

Il cilindro verrà assorbito dall’organismo e quindi non sarà necessaria neppure la rimozione.

Si tratta di procedura sicura, che presenta gli stessi rischi di qualsiasi intervento chirurgico, dura in media 40 minuti, sotto anestesia spinale.

Il paziente viene dimesso il giorno seguente con un piano riabilitativo.

Non vi è  rischio di rigetto e la percentuale di successo della procedura è molto alta, pari al 93% a due anni.

I 2 interventi condotti all’Istituto di Cura Città di Pavia

 

A sottoporsi all’intervento, per la prima volta in Italia, presso l’istituto di Cura Città di Pavia:

  • un uomo di 58 anni, con un’artrosi di ginocchio allo stadio iniziale;
  • un giovane di 27 anni con una lesione cartilaginea della troclea femorale.

“Credo che i risultati ottenuti aprano a nuove e ampie possibilità di cura per i pazienti giovani e meno giovani. Il dispositivo permette, infatti, di trattare anche alcuni casi di artrosi precoce, consentendo di ritardare un eventuale impianto protesico”, ha dichiarato la dottoressa de Caro, protagonista dell’operazione.

 

Fonte :

https://www.emergency-live.com/it/news/aragonite-per-rigenerare-la-cartilagine-da-coralli-e-conchiglie-un-nuovo-futuro-per-il-ginocchio/

 

 

 

 

CM Medical Devices

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Nel settore del medicale da oltre 20 anni, nasco come tecnico di prodotti sanitari (ventilatori polmonari) per poi diventare product specialist , responsabile di sala neurovascular e oggi area manager centro sud Italia

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