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Andatura di Trendelenburg: cause e rimedi

Andatura di Trendelenburg: cause e rimedi

L’andatura di Trendelenburg è un problema di deambulazione che costringe chi ne soffre a compiere un visibile movimento laterale mentre cammina, causato dai muscoli abduttori dell’anca e dei glutei troppo deboli e per questo non in grado di sostenere il peso corporeo durante i movimenti. Chi sviluppa l’andatura di Trendelenburg dà l’impressione di zoppicare o perdere il passo ma in molti casi non si tratta di una condizione grave e può essere curata attraverso esercizi mirati o terapia fisica.

Cause dell’andatura di Trendelenburg

motivi che possono portare una persona a sviluppare l’andatura di Trendelenburg sono diversi.

Se è momentanea spesso si presenta dopo lo svolgimento di esercizi di rafforzamento dei glutei e deriva dallo sforzo eccessivo che coinvolge anche gli adduttori dell’anca. In questo caso solitamente scompare di pari passo con la sparizione dell’infiammazione muscolare che l’ha determinata.

Questa andatura può comparire anche dopo un intervento di sostituzione totale dell’anca, che prevede l’incisione, e il possibile indebolimento, del muscolo gluteo medio.

La debolezza muscolare all’origine del problema può anche derivare da:

  • danni o disfunzioni ai nervi, specialmente quelli che attraversano i muscoli glutei minimi e medi;
  • osteoartrite, un tipo di artrite che si verifica quando la cartilagine articolare inizia a logorarsi;
  • poliomielite, una condizione che indebolisce i muscoli;
  • disostosi cleidocranica, una condizione presente dalla nascita che può causare uno sviluppo improprio delle ossa;
  • distrofia muscolare, una condizione che determina l’indebolimento dei muscoli e delle ossa nel tempo.

Sintomi

Quando si cammina normalmente una gamba si muove in avanti e l’altra rimane ferma, così da mantenere il corpo in equilibrio. Il sintomo principale dell’andatura Trendelenburg è proprio una variazione di questo schema naturale, e più nello specifico il fatto che in una persona con questo problema quando una gamba si muove in avanti, l’anca si abbassa e si sposta verso l’esterno. Questo si verifica perché l’abduttore dell’anca dell’altra gamba è troppo debole per sostenere il tuo peso.

Se avviene, per mantenere l’equilibrio ed evitare di inciampare ci si può inclinare leggermente all’indietro o di lato ma può essere anche utile sollevare il piede più in alto da terra ad ogni passo.

Come viene diagnosticata

Il più delle volte il movimento anomalo dell’anca durante un’oscillazione di una o entrambe le gambe può fornire al medico prove sufficienti per diagnosticare un’andatura di Trendelenburg. Allo specialista, infatti, spesso basta guardare una persona camminare per capire se la sua andatura sia corretta o meno ma in caso l’anomalia non sia così evidente può anche avvalersi di un test di Trendelenburg che prevede semplicemente di sollevare una gamba per almeno 30 secondi. Non riuscire a mantenere i fianchi paralleli al suolo mentre si compie questo esercizio, potrebbe essere un campanello d’allarme.

Infine, per identificare le cause di debolezza nel gluteo minimo o medio si possono anche utilizzare i raggi X.

Possibili trattamenti

L’approccio all’andatura di Trendelenburg non è univoco perché i livelli con i quali essa può svilupparsi sono diversi.

Nonostante sia spesso è correggibile con scarpe speciali o esercizi per rafforzare i muscoli abduttori dell’anca, non sempre si arriva a un completo successo. Tuttavia, intervenire in modo tempestivo può aiutare a migliorare enormemente la situazione e a ridurre il rischio di complicanze.

Le opzioni di trattamento dell’andatura Trendelenburg dipendono dalle cause che la determinano e dai sintomi che la persona sviluppa.

Se la camminata provoca dolore si può assumere un farmaco antinfiammatorio non steroideo da banco come l’ibuprofene o il paracetamolo per alleviare i sintomi. Nei casi più gravi il medico può anche prescrivere iniezioni di cortisone per ridurre il dolore.

Anche la fisioterapia può aiutare a ottenere un certo controllo sull’andatura e a rendere meno evidente il movimento laterale. In particolare, sembra essere piuttosto efficace il trattamento manipolativo osteopatico, durante il quale il medico utilizza le mani per muovere le gambe in varie direzioni. Questi movimenti possono aiutare le articolazioni ad abituarsi maggiormente a muoversi in determinate direzioni e aumentare la forza e la resistenza muscolare.

Alcuni esercizi indicati perché in grado di rafforzare i muscoli abduttori dell’anca sono:

  • sdraiarsi su un fianco ed estendere la gamba verso l’esterno;
  • sdraiarsi sul pavimento e spostare una gamba in alto, sopra l’altra e indietro nella direzione opposta;
  • salire di lato su una superficie elevata, quindi tornare di nuovo a terra;
  • sollevare il ginocchio con la parte inferiore della gamba piegata, estendere la parte inferiore della gamba verso l’esterno e far oscillare la gamba estesa all’indietro in modo da piegarsi in avanti.

Prima di iniziare a compiere questi esercizi però è sempre meglio chiedere consigli al proprio medico, così da non correre il rischio di compiere movimenti che possano peggiorare la propria situazione.

Infine, è bene ricordare che se non trattati i casi da moderati a gravi possono essere debilitanti o portare a gravi complicazioni come nervi schiacciati, dolore nel camminare, rigidità dei fianchi, riduzione della gamma di movimento dei fianchi, osteoporosi e difficoltà a camminare senza l’uso di un deambulatore o di una sedia a rotelle.

 

Fonte : https://www.my-personaltrainer.it/salute-benessere/andatura-di-trendelenburg-cause-e-rimedi.html

 

CM Medical Devices

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Nel settore del medicale da oltre 20 anni, nasco come tecnico di prodotti sanitari (ventilatori polmonari) per poi diventare product specialist , responsabile di sala neurovascular e oggi area manager centro sud Italia

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