Valutazione Respiratoria Preoperatoria
Riassunto
La valutazione respiratoria preoperatoria è un elemento importante della consulenza anestesiologica perché le complicanze respiratorie postoperatorie pesano tanto quanto le complicanze cardiovascolari sulla mortalità postoperatoria. La maggior parte di questa valutazione si basa su elementi accessibili mediante l’esame obiettivo. Gli esami complementari hanno un ruolo molto modesto a parte situazioni molto specifiche. Possono essere utilizzati diversi punteggi predittivi di complicanze al fine di fornire informazioni corrette al paziente e di argomentare le strategie di prevenzione delle complicanze postoperatorie. La generalizzazione di migliori protocolli riabilitativi dopo l’intervento chirurgico potrebbe ridurre l’incidenza complessiva delle complicanze respiratorie postoperatorie. Infine, l’infezione da severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 (SARS-CoV-2) è associata a una morbilità significativa anche nei pazienti asintomatici. Quando possibile, dovrebbe essere eseguita la chirurgia programmata in pazienti asintomatici e la procedura deve essere posticipata di 7 settimane dopo un’infezione da SARS-CoV-2.
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Consultazione di anestesia
In Francia, prima di ogni atto chirurgico o tecnico, si raccomanda una consulenza preanestetica. Gli obiettivi di questa consultazione sono valutare lo stato clinico del paziente, definire con lui una strategia anestetica, informarlo e prepararlo all’intervento.
Tra le domande poste, diverse si riferiscono allo stato respiratorio del paziente, in particolare: l’esistenza di dispnea, la valutazione della capacità di esercizio fisico, la presenza di malattie cardiache e/o respiratorie, il fumo,
Approccio matematico: punteggi predittivi
L’identificazione dei pazienti a rischio di complicanze respiratorie è un passo importante nell’attuazione di strategie preventive. Dall’inizio degli anni 2000 sono stati sviluppati diversi punteggi di rischio [6]. I punteggi più diffusi sono i punteggi assess respiratory risk in surgical patients in CATalonia (ARISCAT) e Gupta [4] (Tabella 2).
Il punteggio ARISCAT ha una buona validità interna ed esterna, vale a dire che è stato valutato su diverse coorti provenienti da diverse popolazioni. Può
Età
L’età è un fattore di rischio indipendente di complicanze respiratorie. La relazione tra età e CRP diventa evidente dopo gli 80 anni con un rischio di complicanze 5-6 volte superiore rispetto alla popolazione generale [2].
Insufficienza cardiaca congestizia
L’insufficienza cardiaca congestizia è associata a un rischio di reintubazione postoperatoria da due a tre volte superiore rispetto a quello della popolazione generale. Tuttavia, la reintubazione aumenta il rischio di mortalità postoperatoria di 72 volte. Il rischio di CRP
Malattie respiratorie croniche (asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva [BPCO])
Le malattie polmonari croniche sono fonti di CRP. Le più studiate nel contesto perioperatorio sono l’asma e la BPCO, che colpiscono ciascuna circa il 5-7% della popolazione. La valutazione preoperatoria di questi pazienti è abbastanza ben codificata e consente di limitare l’insorgenza di complicanze postoperatorie.
Chirurgia cardiovascolare
Nonostante lo sviluppo di tecniche chirurgiche meno invasive, le complicanze respiratorie rimangono un problema frequente dopo la chirurgia cardiaca. Le principali complicanze respiratorie associate a questo intervento sono l’atelettasia, la polmonite postoperatoria ma anche e più specificamente la paralisi diaframmatica, la disfunzione miocardica postoperatoria e le conseguenze respiratorie di possibili infezioni postoperatorie (sternite, mediastinite). I fattori di rischio di complicanze
Preparazione preoperatoria del paziente a rischio respiratorio
Un cattivo stato generale preoperatorio è associato a una prognosi sfavorevole a lungo termine. Per estensione, i pazienti più a rischio di CRP dovrebbero poter ricevere un’ottimizzazione respiratoria preoperatoria (soggetto anziano, ASA ≥ 3, BPCO, insufficienza cardiaca, fumatore).
Le misure da proporre al paziente possono essere isolate o integrarsi in un piano assistenziale organizzato (programma di riabilitazione respiratoria). Tra le misure semplici, deve essere promosso l’arresto del fumo
Scelta della tecnica chirurgica
A livello chirurgico, le determinanti delle complicanze respiratorie postoperatorie sono la sede operatoria, la durata dell’intervento, la tecnica chirurgica (aperta o videoassistita) e la sua natura urgente o programmata. Sia in chirurgia addominale che in chirurgia toracica, le tecniche videoassistite possono ridurre l’entità delle incisioni muscolari e di conseguenza il dolore postoperatorio, l’impatto sulla CFR e la disfunzione muscolare respiratoria postoperatoria. Pertanto, in chirurgia
Rischio di Covid-19
Nel 2020, la Francia è stata gravemente colpita dalla pandemia di Covid-19. Al momento della stesura di questo articolo, sono ancora pochi i dati che danno informazioni sul rischio operatorio associato all’infezione da SARS-CoV-2 (severe acute respiratory syndrome coronavirus 2). In primo luogo, questo rischio è duplice in quanto riguarda sia gli operatori sanitari che i pazienti. La protezione del personale sanitario si basa sull’anamnesi preoperatoria del paziente ma anche su misure di
Conclusioni
La valutazione respiratoria preoperatoria si basa essenzialmente su dei dati clinici. Gli esami complementari sono oggi indicati solo nei casi specifici di interventi chirurgici ad alto rischio o nei pazienti in condizioni particolarmente gravi o con malattia polmonare non compensata. Inoltre, questa valutazione va ben oltre la semplice identificazione di fattori di rischio preoperatorio. La medicina perioperatoria si è arricchita di molte strategie per ridurre l’incidenza delle complicanze
Fonte : https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1283077122470587