Smart Road: anche l’asfalto delle autostrade sarà intelligente
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Smart Road: anche l’asfalto delle autostrade sarà intelligente
Oltre alle Smart Road il futuro necessita anche di Smart Asphalt, lì sta la vera rivoluzione
Abbiamo parlato parecchio in questi giorni del progetto Smart Road che ormai da tempo è stato lanciato da Anas.
Un piano per la mobilità del futuro, che prevede la massima connessione dei veicoli con le infrastrutture, per modificare e migliorare tutte le condizioni di sicurezza e di traffico sulle autostrade italiane, e oggi parliamo anche di pavimentazioni stradali, anch’esse volte a incrementare il livello di dialogo tra auto e strade.
Qualsiasi tipologia di veicolo del presente e del futuro, che sia standard, elettrico, a guida autonoma o altro, percorre e continuerà a percorrere strade con una pavimentazione principalmente asfaltica. Infatti più del 90% delle strade pavimentate in Europa è realizzata con asfalto e un sondaggio conferma anche che la gente le preferisce assolutamente rispetto a quelle in cemento o altro.
I materiali che costituiscono le nostre infrastrutture hanno un ruolo sempre più importante, i computer di bordo dovranno essere capaci di leggere il tipo di pavimentazione, soprattutto le auto a guida autonoma , e le macchine elettriche dovranno potersi ricaricare mentre marciano, aiutati dalla pavimentazione stessa.
Come stanno nascendo le Smart Road, si dovrà pensare anche all’asfalto intelligente, lo Smart Asphalt, e dovranno essere trovate delle soluzioni che vadano a migliorarne anche la manutenzione. Gli attuali sviluppi già potrebbero permettere di progettare gli asfalti del futuro, chiedendo praticamente alla strada di contribuire a fornire energia, sia tramite la pavimentazione che tramite i sistemi ausiliari.
Quello che si desidera dall’asfalto intelligente sono durabilità, sicurezza, meno rumore, economia di viaggio; si spera anche che il materiale usato fornisca energia, sia riciclabile, autopulente, fatto con biomateriali e modulare. Dovrebbe essere anche energy positive. Ciò può essere realizzato in due modalità: la prima si basa sull’impiego di catenarie aeree e su sistemi conduttivi o induttivi al suolo, per la ricarica dei veicoli elettrici; l’elettricità verrebbe trasmessa dalla la pavimentazione. La seconda modalità prevede che la pavimentazione stessa invece sia il mezzo per produrre energia.
Quello che ci auguriamo tutti quindi è che Anas, grazie al suo progetto innovativo e super connesso di Smart Road dia un segnale anche ai progetti per l’asfalto del futuro e che le varie Amministrazioni possano attivarsi e permettere agli operatori del settore di fornire anche lo Smart Asphalt.