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Ripensiamo alla filtrazione dei farmaci per uso sistemico o ci stiamo già pensando?

Ripensiamo alla filtrazione dei farmaci per uso sistemico o ci stiamo già pensando?

 

“Purtroppo, il problema delle particelle rimane in gran parte invisibile, anche se molti medici potrebbero credere di non aver mai visto un paziente affetto da particelle, la verità è che probabilmente non hanno visto un paziente che non è in qualche modo influenzato dalle particelle”. (Prof. Patrick Ball (2017), Conferenza PDA “Particles In Parenteral Injection Solutions” a Berlino, Germania).

I pazienti in terapia intensiva di solito ricevono una moltitudine di infusioni EV che, senza filtri in linea EV, possono infondere fino a un milione di particelle al giorno. 1-4  Le particelle infuse possono causare un disturbo della microcircolazione e un flusso microvascolare compromesso negli organi vitali può causare disfunzione d’organo nei pazienti in terapia intensiva.

Studi clinici e di laboratorio hanno dimostrato che i nostri filtri in linea IV possono trattenere le particelle in un ambiente clinico, migliorare i risultati dei pazienti, ridurre la durata della degenza in terapia intensiva e potrebbero avere un impatto finanziario positivo sui ricavi dell’ospedale. 8-15

Setticemia, sindrome da risposta infiammatoria sistemica (SIRS) ed insufficienza organica sono comuni complicanze al decorso clinico di unità di
terapia intensiva. La contaminazione di particolati nelle soluzioni infusionali può contribuire al peggioramento clinico dei pazienti affetti. Tali particelle hanno dimostrato di provocare l’insorgenza di trombosi, il deterioramento della micro-circolazione e variazioni della risposta immunitaria.
L’utilizzo di micro-filtri in linea previene quasi del tuttola trasfusione di particolati. Jack et al (2012) hanno quantificato gli effetti della filtrazione in linea in rapporto alla riduzione di gravi complicazioni nei bambini in terapia intensiva (Clinical Trials.gov ID NCT 00209768).

Nel 2020 l’American Society for Parenteral and Enteral Nutrition afferma che “Gli effetti dannosi dell’infusione di particolato sembrano essere più pronunciati nei neonati, nei malati critici e in quelli con danni ai tessuti preesistenti da traumi, interventi chirurgici o sepsi. La necessità di una terapia endovenosa prolungata o intensiva, come spesso accade per i pazienti che ricevono la nutrizione parenterale, aumenta anche il rischio di eventi avversi legati all’infusione di particelle”. 16

Nel 2021 la Infusion Nursing Society afferma nell’ottava edizione degli standard di pratica della terapia infusionale: “Considerare la filtrazione di soluzioni e farmaci per ridurre il particolato in pazienti critici che possono causare trombogenesi, alterata microcircolazione e alterare la risposta immunitaria”. 17

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