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Ecografia in ambito della Procreazione Assistita

Ecografia in ambito della Procreazione Assistita

In Ginecologia e in Procreazione Assistita il ruolo dell’Ecografia è importantissimo, poiché è possibile osservare l’utero e le ovaie nei loro particolari. Approfondiamo questo tema con il Prof. Antonio Colicchia, esperto in Procreazione Assistita

Tipologie di ecografie vaginali

L’ecografia vaginale si svolge introducendo una sonda ecografica in vagina.

Tale esame utilizza gli ultrasuoni che permettono di creare un’immagine in movimento.

Grazie alla Doppler Flussimetria è possibile osservare le arterie e le vene per poter identificare le possibili neoformazioni uterine ovariche e tubariche.

Ci sono due tipologie di ecografie vaginali:

  • Sovra pubica: si utilizza per lo studio delle maggiori patologie ginecologiche;
  • Transvaginale: si impiega in patologie endometriali ed ovariche.

Flussimetria: approfondimento

La Flussimetria è un esame che permette di valutare la “resistenza” delle arterie uterine, dato che secondo alcuni studi se tale “resistenza” aumenta è possibile che causi difficoltà all’impianto o abortività.

Le arterie uterine rappresentano i vasi sanguigni principali che forniscono sangue all’utero. Esistono due arterie uterine che si trovano una a destra e una a sinistra. Esse mantengono il flusso di sangue durante i processi fisiologici come l’alterazione dell’endometrio durante la mestruazione oppure la crescita dell’utero nel periodo di gestazione.

dottoressa con un ecografo

Patologie esaminate

Con le ecografie vaginali è possibile esaminare patologie come:

  • Utero bicorne
  • Utero setto
  • Ematometra (raccolta di sangue in cavità uterina)
  • Fibromatosi
  • Endometriosi ovarica e pelvica
  • Adenomiosi
  • Iperplasia endometriali
  • Neoplasie dell’endometrio
  • Raccolte liquide dello scavo del Douglas
  • Vascolarizzazione pelvica

Norme di preparazione e durata delle ecografie vaginali

In questo caso le norme di preparazione si distinguono in base alla tipologia di ecografia utilizzata:

  • Ecografia sovra pubica: si realizza con la vescica piena. Quindi è necessario trattenere l’urina durante le due ore precedenti l’esame;
  • Ecografia transvaginale: non c’è una preparazione particolare dato che questo esame si svolge con vescica vuota.

Generalmente, questo tipo di esame dura circa 15 minuti.

Ecografia transvaginale riproduttiva

L’ecografia transvaginale riproduttiva si distingue dalle ecografie vaginali normali, poiché è finalizzata ad analizzare particolari generalmente sottovalutati dalle altre tipologie di esami.

Infatti, grazie all’ecografia transvaginale riproduttiva è possibile studiare in modo dettagliato la cavità uterina per determinare la presenza anche di anomalie di modesto interesse clinico che però possono essere importanti durante un transfer embrionale.

L’esame è fondamentale per valutare la riserva ovarica mediante il conteggio dei follicoli antrali (AFC). Inoltre, si può identificare la possibile presenza di raccolte fluide dentro le tube, definite sactosalpinge, tutti elementi che interferiscono con l’impianto embrionario.

Se vi è la presenza di sactosalpinge, la percentuale di successo di una fecondazione in vitro diminuisce in maniera significativa dal 10 a 30%. Pertanto, se si presenta questo caso è necessario asportare le tube prima di sottoporsi a un trattamento di Procreazione Assistita FIVET.

 

Fonte : https://www.topdoctors.it/articoli-medici/ecografia-in-ambito-della-procreazione-assistita

 

 

 

CM Medical Devices

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Nel settore del medicale da oltre 20 anni, nasco come tecnico di prodotti sanitari (ventilatori polmonari) per poi diventare product specialist , responsabile di sala neurovascular e oggi area manager centro sud Italia

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