Appunti sulla Ventilazione Meccanica Non Invasiva
Primo Ebook realizzato da dbmed grazie alla disponibilità del Dott. Pierpaolo Prosperi esperto in Fisiopatologie Respiratorie ed utilizzo dei devices per la gestione delle Insufficienze Respiratorie con il supporto di Maschere e Caschi.
Di seguito un estratto dell’Ebook che parla di Accenni sull’apparato Respiratorio
L’apparato respiratorio
I polmoni hanno la funzione di accogliere l’aria dell’ambiente esterno e scambiare l’ossigeno in essa contenuto con il sangue che circola dentro di essi. Contemporaneamente sono capaci di accogliere l’anidride carbonica proveniente dal catabolismo dei tessuti periferici, che giunge loro attraverso il sangue polmonare. L’ossigeno assunto dai polmoni per essere ceduto all’organismo e l’anidride carbonica ceduta ai polmoni dal sangue, rappresentano i due gas respiratori. L’ossigeno si unisce all’emoglobina per essere distribuito ai tessuti, mentre l’anidride carbonica viene liberata nell’ambiente esterno. I due gas respiratori circolano nel parenchima polmonare attraverso i bronchi e giungono negli alveoli che a contatto con i capillari polmonari rappresentano l’unità anatomo-funzionale del polmone. L’aria entra ed esce dal polmone in seguito ai due atti fondamentali che compongono l’atto respiratorio: l’inspirazione e l’espirazione. L’ispirazione si realizza per uno stimolo nervoso che tramite i nervi periferici invia impulsi ai muscoli respiratori i quali a loro volta, agendo sulla gabbia toracica, sono capaci di creare dall’interno una pressione negativa trasmettendola ai foglietti pleurici. L’atto espiratorio è un evento passivo conseguenza di un ritorno elastico delle strutture del polmone.
La quantità di aria che entra ed esce in ogni atto respiratorio prende il nome di volume corrente (VC); la quantità di aria che un soggetto è capace di inspirare alla fine di un atto inspiratorio normale prende il nome di volume di riserva inspiratorio (VRI); la quantità di aria che un individuo è capace di espellere la fine di un normale atto respiratorio prende il nome di volume di riserva espiratorio (VRE); l’insieme di questi parametri ci dà la misura della cosiddetta capacità Vitale (CV) che rappresenta quindi la quantità di aria in movimento attraverso i polmoni in una profonda ispirazione e in una profonda espirazione.
La quantità di aria che non è possibile espellere, anche dopo un’espirazione forzata prende il nome di volume residuo (VR). Prendono nomi di capacità inspiratoria (CI) la somma del VRI+VC e di capacità funzionale residua (CFR) la somma di VR+ VRE. L’insieme di tutti i volumi polmonari prende il nome di capacità polmonare totale (CPT)
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