Un nuovo farmaco per l’epilessia
I risultati di uno studio pubblicato su JAMA Neurology sono a favore di un ulteriore sviluppo clinico del farmaco XEN1101 per il trattamento dell’epilessia focale (FOS). “Nonostante l’introduzione nella pratica clinica negli ultimi decenni di diversi farmaci anticonvulsivanti per il trattamento della FOS, i medici continuano a cercare nuove opzioni terapeutiche che possano liberare i pazienti dalle crisi incontrollate e che siano ben tollerate – scrivono i ricercatori – I risultati di questo studio suggeriscono che XEN1101 potrebbe essere un’opzione”.
Un farmaco del futuro?
XEN1101 è un attivatore selettivo di alcuni canali del potassio (i canali Kv7.2/Kv7.3). La struttura di questa piccola molecola è diversa da quella di un altro attivatore di questi canali, l’ezogabina, farmaco di prima generazione efficace nel trattamento delle FOS ma ritirato dal mercato. Il primo obiettivo dello studio di fase 2 è stato quindi analizzare l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di 3 diverse dosi di XEN1101, farmaco che non richiede titolazione grazie a una lunga emivita.
Un totale di 325 pazienti con età media di circa 41 anni provenienti dal Nord America e dall’Europa con almeno 4 crisi al mese di FOS malgrado la terapi antiepilettica (con combinazioni da uno a tre farmaci), sono stati randomizzati ad assumere XEN1101 alla dose di 10, 20 o 25 mg o un placebo una volta al giorno durante la cena per 8 settimane. I partecipanti che hanno completato questa fase (285) sono stati quindi invitati a prendere parte a un’estensione dello studio in open-label, mentre chi non vi ha aderito è stato seguito per altre 6 settimane.
Efficace…
Il trattamento con XEN1101 è stato associato a una riduzione delle crisi in modo dipendente dal dosaggio utilizzato. In particolare, c’è stata una riduzione percentuale mediana della frequenza mensile di FOS a partire dal basale del 52,8% per la dose più alta (25 mg), del 46,4% per 20 mg e del 33,2% per 10 mg, rispetto al placebo dove tale diminuzione è stata del 18,2%.
Tra le diverse analisi descritte dai ricercatori, vi è una relativa allo stato di salute generale dei pazienti. La riduzione della frequenza di FOS è stata associata a un suo miglioramento, sia quando misurato dai ricercatori (mediante il Clinical Global Impression–Change scale) sia se valutato dai pazienti stessi (con il Patient Global Impression–Change scale). In particolare circa il 43% di quelli che hanno assunto la dose più alta ha ritenuto di essere decisamente migliorato, contro circa il 22% di coloro assegnati al placebo.
L’insorgenza della riposta è risultata rapida e nei partecipanti che hanno assunto 20 o 25 mg di farmaco si è mantenuta dalla prima fino all’ultima settimana di studio in doppio cieco.
…e sicuro
Il farmaco è stato ben tollerato e gli eventi avversi emergenti dal trattamento riportati, la cui incidenza è sembrata legata al dosaggio, sono stati simili a quelli descritti per i farmaci prescritti di solito. I più comuni sono stati vertigine (l’effetto che ha causato la più alta percentuale di interruzione del farmaco), sonnolenza e fatigue.
“I risultati di questo studio suggeriscono che XEN1101 ha il potenziale per rispondere agli unmet need di un trattamento con un nuovo meccanismo d’azione per i pazienti con FOS” concludono gli autori.
Fonte : https://www.univadis.it/viewarticle/nuovo-farmaco-lepilessia-2023a1000p6m