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LA CAPNOGRAFIA NEL MONITORAGGIO DEI PAZIENTI CRITICI E NELLA RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE

LA CAPNOGRAFIA NEL MONITORAGGIO DEI PAZIENTI CRITICI E NELLA RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE

Capnografia – Introduzione
La ventilazione e l’ossigenazione sono funzioni fisiologiche con una importante rilevanza clinica per determinare l’assetto ventilatorio, sia per pazienti in respiro spontaneo che per pazienti intubati; gli strumenti di valutazione utilizzabili sono la pulsossimetria (rilevazione tramite infrarosso dell’emoglobina legata) che fornisce un’informazione istantanea sull’ossigenazione e la capnografia, ossia la misurazione non invasiva della concentrazione della pressione parziale dell’anidride carbonica (CO2) espirata.
Il capnografo è lo strumento che rileva il valore di End-tidal CO2, sia in forma numerica (capnometria) sia attraverso l’espressione grafica dell’andamento nel tempo della CO2 (capnografia).

La valutazione della EtCO2 fornisce importanti informazioni su ventilazione (eliminazione della CO2 dal sistema polmonare), perfusione (trasporto della CO2 tramite il sistema vascolare) e metabolismo (produzione di CO2 dal metabolismo cellulare).

La capnografia è fondamentale per monitorare lo stato ventilatorio del paziente, per verificare perdite e interruzioni nel circuito di ventilazione, per controllare il corretto posizionamento del tubo endotracheale; il suo utilizzo è inoltre raccomandato durante i trasporti di pazienti critici per ridurre i rischi connessi a problemi delle vie aeree o della ventilazione.

E’ inoltre utile per la diagnosi di specifiche patologie, per semplificare le scelte terapeutiche o verificare l’ipoventilazione durante la sedazione, oltre a controllare l’efficacia dei trattamenti ventilatori e fornire indicazioni sull’outcome dei pazienti.

Per queste ragioni la capnografia, tecnologia introdotta a metà del secolo scorso e utilizzata prevalentemente in ambito anestesiologico, è oggi raccomandata come standard nel monitoraggio dei pazienti critici in ambito intensivo e durante sedazioni procedurali e comincia a trovare consenso come strumento di diagnosi e di monitoraggio anche nei servizi di emergenza territoriale e ospedaliera.

Le recenti linee guida European Resuscitation Council, pubblicate ad ottobre 2015, hanno enfatizzato il ruolo della rilevazione capnografica durante la rianimazione cardiopolmonare, non solo come verifica del corretto posizionamento del tubo endotracheale ma anche per valutare l’efficacia delle compressioni toraciche e come indicatore precoce di ripristino del circolo spontaneo.

La minima invasività e la semplicità di utilizzo dei rilevatori di EtCO2, rapportate alla qualità e rilevanza del parametro fornito hanno portato a un crescente interesse dei servizi di emergenza verso questa tecnologia, non solo limitata ai pazienti intubati: grazie all’utilizzo di cannule nasali, in grado di somministrare ossigeno e contestualmente rilevare i gas esalati, è possibile monitorare e individuare precocemente condizioni patologiche come ostruzioni delle vie aeree, embolia polmonare, asma, broncopneumopatie, convulsioni e altre.

ITALIANO – La capnografia nel monitoraggio dei pazienti critici e nella rianimazione cardiopolmonare

Luca Mariotti

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LOBE S.R.L. opera nel settore medicale dei dispositivi medici da oltre trent’anni, iniziando a seguire come Partner principale il gruppo che oggi è parte di Medtronic Italia S.p.A. con la linea di prodotti Respiratory e Monitoring.
Nel corso degli ultimi anni ha acquisito mandati importanti con la Dimar SRL di Medolla e la BD S.p.A. attualmente in essere.
Il settore focus è sicuramente l’Anestesia e Rianimazione nella divisione RM&S di Medtronic ma data la natura di certi prodotti ci si è sempre spinti oltre interagendo con praticamente tutte le U.O.
LOBE S.R.L. è da sempre per scelta un’agenzia, mai rivenditore e attualmente ha tre agenti sul territorio dell’Abruzzo e Molise.

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Comments (1)

  • Alessandro Montalto
    Alessandro Montalto
    3 Aprile 2023 at 20:13

    Grazie per la condivisione… la EtCO2 è un valore importante ma messo un pò da parte a mio modesto parere dovrebbe essere già inserito nel monitoraggio del paziente che entra al PS o che viene preso a domicilio … ci da un valore importante e anche il numero dei respiri del paziente ..unita alla saturimetria la capnografia darebbe un monitoraggio più completo e una valutazione del paziente più rapida

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