Sign In

News

Ultimi articoli
Acromegalia, al primo posto tra gli esperti mondiali il prof. Andrea Giustina

Acromegalia, al primo posto tra gli esperti mondiali il prof. Andrea Giustina

La classifica è stata pubblicata da Expertscape

È bianco rosso e verde il podio mondiale per la cura delle malattie endocrine. Al primo posto tra i migliori esperti mondiali dell’acromegalia, secondo la classifica di Expertscape appena pubblicata, il professor Andrea Giustina, Direttore dell’istituto di Scienze Endocrine e Metaboliche dell’Università Vita-Salute San Raffaele e IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e Presidente del GIOSEG e della European Hormone and Metabolism Foundation. Appare inoltre in ottima posizione (ventitreesimo) il giovane Dottor Stefano Frara, ricercatore in forze nel team di Giustina. Nel complesso l’Italia risulta al secondo posto nel mondo dopo gli Stati Uniti.

Sono particolarmente felice di questo riconoscimento, principalmente perché premia i risultati e l’impegno mio e del mio gruppo sulle malattie rare come l’acromegalia, che è una patologia cronica, invalidante, spesso diagnosticata con grave ritardo e quindi particolarmente grave e complessa, a cui abbiamo dedicato da molti anni enormi energie in termini di ricerca e divulgazione”, ha dichiarato il prof. Giustina. “Mi fa anche molto piacere che la Comunità Internazionale ci attribuisca un posto di rilievo nell’ambito delle osteopatie endocrine, dato che le patologie osteometaboliche su base ormonale come l’osteoporosi post-menopausale e cortisonica e da carenza di vitamina D hanno un impatto quasi epidemico in una popolazione sempre più longeva come quella italiana. Questo primato ha in ultima analisi il suo vero significato in quanto si traduce quotidianamente nello stare vicini ai nostri pazienti, soprattutto italiani, e nel permetterci di trattare ancora meglio le loro patologie, ma anche di contribuire a diffondere le nostre esperienze a beneficio dei pazienti di tutto il mondo”.

“È giusto e bello sottolineare che in queste classifiche compaiano in posizioni di rilievo miei ex allievi e attuali collaboratori, a testimoniare che in medicina, come nella vita, è il lavoro di squadra l’unica ricetta che funziona – ha sottolineato Giustina – e mi piacerebbe dedicare questi riconoscimenti a tutti coloro che li hanno resi possibili, a cominciare dai vertici dell’Istituzione che ho l’onore di servire fino ai miei mentori italiani e Oltre Oceano e a tutte le grandi persone che in questi 30 anni di carriera mi hanno aiuto a crescere e mi hanno dato un piccolo pezzo di sé stesse”.

L’acromegalia è il risultato di una ‘tempesta’ di ormoni che si riversano in circolo e influiscono su tessuti molli, estremità (mani, avambracci e piedi) e cranio, rendendo l’aspetto estetico caratteristico: viso allungato, prognatismo della mascella, mani e piedi grandi. La causa? Un’onda anomala di ormone della crescita, quel GH che viene secreto in maniera incontrollata in caso di tumore (l’adenoma ipofisario). L’acromegalia è caratterizzata da numerose comorbilità come ipertensione, disturbi respiratori di tipo ostruttivo, alterazioni della vista, disturbi muscolo-scheletrici (fratture vertebrali sono state osservate in più del 60% dei pazienti) sino alla paralisi del nervo cranico a causa della pressione esercitata dalla massa tumorale. E non va meglio sul fronte metabolico, con problemi che aprono la strada a diabete e disturbi cardiovascolari. I trattamenti sono quindi orientati a normalizzare i livelli di GH e IGF-1, migliorare i sintomi e la qualità di vita e ridurre la mortalità.

La gestione della malattia deve prevedere la messa in campo di un team di specialisti adeguatamente preparati. La Consensus del 2019 sulla patologia, pubblicata su Reviews in Endocrine and Metabolic Diseases, si è focalizzata proprio sugli aspetti di gestione clinica multidisciplinare dal trattamento in centri in cui l’esperienza nei tumori ipofisari sia consolidata, con la normalizzazione dei livelli ormonali come primo obiettivo a cui tendere.

Le malattie del metabolismo osseo su base ormonale sono tra le patologie croniche metaboliche più diffuse al mondo. Le fratture, soprattutto vertebrali, che ne sono conseguenza sono tra le più temibili manifestazioni cliniche e non sempre la densitometria ossea, cioè la classica MOC, è in grado di predirle in modo attendibile. Negli ultimi 15 anni, il gruppo di Giustina ha applicato con successo, sia in ambito di ricerca che clinico, la metodologia cosiddetta della morfometria vertebrale, che ha permesso di evidenziare osteoporosi già complicate in pazienti come quelli affetti da osteoporosi cortisonica o acromegalici, in cui la semplice MOC DXA non fornisce informazioni cliniche adeguate. L’utilizzo della morfometria vertebrale ha permesso anche al gruppo del San Raffaele di scoprire come le fratture vertebrali siano una delle comorbilità più frequenti anche nei pazienti COVID-19.

Attraverso importanti collaborazioni nazionali e internazionali, Giustina e il suo team hanno contribuito negli ultimi anni anche all’avanzamento delle conoscenze nell’ambito della vitamina D, vero proprio ormone particolarmente carente proprio nel nostro Paese e dotato di straordinari effetti sull’osso ma anche su molti organi e apparati extra-scheletrici, come il sistema immunitario. Le consensus internazionali organizzate da GIOSEG hanno rappresentato e continuano a rappresentare un punto di riferimento per tutti gli esperti del settore in termini di diagnosi, clinica e terapia dell’ipovitaminosi D.

 

Fonte : https://www.osservatoriomalattierare.it/malattie-rare/acromegalia/17659-acromegalia-al-primo-posto-tra-gli-esperti-mondiali-il-prof-andrea-giustina

 

CM Medical Devices

CM Medical Devices

View all posts by CM Medical Devices

Nel settore del medicale da oltre 20 anni, nasco come tecnico di prodotti sanitari (ventilatori polmonari) per poi diventare product specialist , responsabile di sala neurovascular e oggi area manager centro sud Italia

Correlati

Lascia un commento