GRACE: nuovi attuatori stampati in 3D simulano i muscoli
L’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha sviluppato una nuova tecnologia che simula la contrazione muscolare tramite degli attuatori fluidici stampati in 3D. La prima applicazione di questa tecnologia è stata presentata a fine luglio integrando ben 18 di questi attuatori in una mano robotica.
Muscoli in robotica
Una delle più grandi sfide per la robotica moderna è quella di cercare di replicare, oltre che il movimento, il comportamento della muscolatura. Una singola fibra muscolare, infatti, è in grado di contrarsi e distendersi, mentre la combinazione di diverse fibre permette di ottenere deformazioni articolate e complesse.
Ad oggi si stanno cercando diverse soluzioni per replicare la realtà della motilità muscolare; come ad esempio, i muscoli artificiali biologici, i polimeri a memoria di forma e gli attuatori fluidici, che verranno approfonditi nei paragrafi seguenti.
Muscoli artificiali biologici
Una ricerca portata avanti da un’equipe di scienziati dell’esercito americano prevede di riprodurre in laboratorio dei tessuti che replicano le caratteristiche meccaniche e biologiche dei muscoli. L’obiettivo è quello di equipaggiare dei robot meccanici con tessuti biologici per renderli più efficienti. I tessuti intelligenti utilizzati, infatti, avrebbero la capacità di trattenere e metabolizzare sostanze nutritive proprio come accade agli esseri viventi. Queste macchine, inoltre, potrebbero avere una grande rosa di impieghi adattandosi a molteplici contesti e necessità ambientali.
Il primo robot sul quale si vorrebbe applicare questo tipo di tecnologia è LLAMA, un robot quadrupede ispirato al lama e sviluppato dalla NASA in collaborazione con la Duke University di Durnham (USA).
Fonte : https://www.ingegneriabiomedica.org/news/sistemi-protesici/grace-nuovi-attuatori-stampati-3d-simulano-muscoli/