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Infezioni ospedaliere. Circa 530 mila casi in Italia ogni anno, ultimo Paese in Europa

Infezioni ospedaliere. Circa 530 mila casi in Italia ogni anno, ultimo Paese in Europa

Sono 33 mila ogni anno le persone che in Europa muoiono a causa di infezioni, quasi un terzo solo nel nostro Paese, agli ultimi posti nella classifica europea stilata dall’Ecdc. Circa 1 paziente su 15 ogni giorno in Italia contrae un’infezione durante un ricovero in ospedale. Sensibilizzazione e prevenzione le armi per combattere l’aumento dei casi di infezioni correlate all’assistenza ospedaliera.
27 NOV – Un problema non immediatamente visibile ma molto concreto e purtroppo in peggioramento, come anche emerso dagli ultimi fatti di cronaca. Secondo i dati riportati dal Centro Europeo Malattie Infettive (Ecdc), durante la giornata mondiale sulla consapevolezza degli antibiotici del 18 novembre, ogni anno sono circa 33 mila nell’Unione Europea le persone che muoiono per infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, la maggior parte contratte in Ospedale, di cui circa un terzo solo nel nostro Paese (1): rispetto all’indagine precedente emerge dunque un incremento del tasso di prevalenza delle infezioni.

Ma quello che emerge in maniera altrettanto evidente dallo studio del Centro Europeo per le Malattie infettive (Ecdc) è che oggi in Italia la probabilità di contrarre infezioni durante un ricovero ospedaliero è del’6% (2), con 530 mila casi ogni anno (2): dati che pongono l’Italia all’ultimo posto tra tutti i Paesi in Europa.

Si tratta infatti di un allargamento della forbice dovuto all’aumento dei pazienti più “fragili”, con un’età superiore ai 65 anni, all’utilizzo di sistemi sempre più invasivi per l’organismo umano come cateteri o endoscopi che costituiscono veicoli di batteri, ma soprattutto alla scarsa adozione di strategie di prevenzione. Inoltre, il tema delle infezioni correlate all’assistenza ospedaliera sarà al centro del dibattito anche in occasione della 13° edizione del Risk Forum Management in Sanità, un momento di confronto su come innovare e riformare il Sistema Sanitario e renderlo più efficiente e capace di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini, che si terrà a Firenze dal 27 al 30 novembre.

In Italia si stimano circa 7.800 casi di decessi all’anno (3) per infezioni acquisite nei nosocomi, pari al doppio delle morti legate agli incidenti stradali (4). Da un’altra prospettiva l’impatto è devastante se si considera che rappresentano un rischio fatale quanto la somma delle maggiori malattie infettive messe insieme: influenza, tubercolosi e Hiv (5).

Per questo motivo è più che mai necessario aumentare la consapevolezza dei cittadini e sensibilizzare gli operatori sanitari sul tema della prevenzione e dell’antibiotico resistenza, affinché il Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza (Pncar) 2017-2020, a cura di Ministero della Salute, entri a far parte definitivamente dei programmi condivisi e applicati da Regioni e Ospedali. Corrette pratiche di prevenzione, che passano da rinnovati e adeguati protocolli, potrebbero ridurre del 20-30% questo “gap” nel percorso assistenziale (6), concorrendo a migliorare anche l’impatto economico sul Sistema Sanitario Nazionale, considerato che i costi di trattamento di una singola infezione pesano dai 5 ai 9 mila euro.

Questo risultato è raggiungibile attraverso l’adozione di alcuni semplici ma fondamentali passaggi: dalla più nota pratica del lavaggio delle mani, al riscaldamento del paziente durante un’operazione chirurgica, all’uso di medicazioni in grado di tenere sotto controllo eventuali infezioni dovute all’accesso venoso attraverso il catetere.

Per far fronte dunque alla resistenza agli antibiotici, come sottolineato dal Centro Europeo Malattie Infettive, e per contrastare l’aumento delle infezioni correlate all’assistenza ospedaliera, 3M da sempre impegnata in questa direzione lancia la campagna “Ospedale Senza Infezioni”, con l’obiettivo di meglio informare i cittadini e diffondere un programma d’azione condiviso con gli operatori sanitari verso l’adozione di sempre più efficaci modelli di prevenzione.

“Ricerca e innovazione sono sempre stati il motore della nostra azienda, ma con il lancio della campagna ‘Ospedale Senza Infezioni’ vogliamo supportare un passaggio culturale fondamentale nel nostro Paese sulla lotta alle infezioni ospedaliere, perché siamo convinti che il nostro contributo non debba limitarsi nel rendere disponibili tecnologie avanzate ma andare oltre, pensando al contesto in cui operiamo ed a migliorare le condizioni dei pazienti che affrontano, ad esempio, un intervento chirurgico o una terapia oncologica – ha dichiarato Patrizio Galletta, 3M Italia Country Business Leader Health Care –. Pazienti più informati e sicuri e personale sanitario aggiornato sulle migliori pratiche cliniche e sulle azioni più efficaci di prevenzione aiuteranno a ridurre gli eventi avversi correlati alle infezioni ospedaliere”.

Fonte : https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=68384#:~:text=Infezioni%20ospedaliere.,Paese%20in%20Europa%20%2D%20Quotidiano%20Sanit%C3%A0&text=27%20novembre%20%2D%20Sono%2033%20mila,classifica%20europea%20stilata%20dall’Ecdc.

Giovanni Avitabile

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Bemar Italia S.R.L.
La Bemar Italia è una solida realtà aziendale che affonda le sue radici nella più che vincente esperienza della Bemar, azienda fondata nei lontani anni Settanta dall’Ingegner Eugenio Sergio Avitabile, amministratore della società, che da circa 3 anni ha “passato il testimone” al figlio Dott. Giovanni Avitabile ad oggi amministratore della Bemar Italia.

Da oltre 40 anni opera nel settore della Sanità Pubblica e Privata con la distribuzione e gestione operativa di Macchine ad altissimo contenuto tecnologico e Presidi monouso estremamente specialistici, con una visione a “trecentosessanta gradi” che passa dalla fase della vendita a quella dell’assistenza tecnica 24 ore su 24 con riparazione qualificata secondo i più alti standard imposti dal settore. A conferma di questo, la Bemar Italia è provvista della certificazione ISO 9001:2015 e della certificazione ISO 14001:2015. La Società inoltre, aderisce con fermezza ai rigorosi standard etici attuali e alla luce di questi costruisce rapporti con gli utilizzatori dei propri servizi, tecnici ed operativi, destinati a ben durare nel tempo. La Bemar Italia aderisce inoltre a Confindustria e a Acfapo (Confcommercio).

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Comments (1)

  • Alessandro Montalto
    Alessandro Montalto
    1 Aprile 2023 at 14:25

    Materia molte volte sottovalutata e lo abbiamo visto nel periodo pandemico …basta un gesto per evitare o per creare situazioni.. il lavaggio delle mani è la prima cosa fondamentale da tenere in considerazione…le mani prendono e le mani danno

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